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Manfredi scrive così bene di storia antica, romanzandola quello che occorre per renderla non solo digeribile, ma anche affascinante, che un argomento alquanto ostico come solo i retroscena politici dell’assassinio di Giulio Cesare possono esserlo, diventa leggibile.
Che volete, a scuola la storia, quella romana poi, non mi andava proprio giù.
A chi è piaciuto Alexandros, troverà questo “Idi di marzo” troppo tecnico o “politico”.
In effetti, devo confessare che la parte che ho letto con maggiore interesse è quella riguardante la corsa affannosa degli informatori e delle spie attraverso l’Appennino per portare notizie a Roma. Senz’altro molto originale, dove più si più sente al lavoro la fantasia e l’immaginazione dell’autore.
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Manfredi – Le idi di marzo
Tante volte ho scoperto autori e libri a me sconosciuti leggendo online commenti e recensioni.
Vorrei ricambiare il favore con questa rubrica 🙂